Dal 1° gennaio 2010 i consumatori hanno a disposizione uno strumento per far valere in giudizio i propri diritti: l’azione di classe, meglio conosciuta come class action, che era regolata dall’articolo 140-bis del Codice del Consumo. A seguito della riforma del 2019 e dell’approvazione del relativo disegno di legge, la class action non è più disciplinata all’interno del Codice del Consumo, bensì dal Codice di procedura Civile, all’interno del quale è stato introdotto il titolo VIII-bis del libro quarto, in materia di azione di classe.
Ogni volta che i diritti di una pluralità di consumatori/utenti sono stati lesi in modo identico dal comportamento di un’impresa, i consumatori possono ora tentare la strada dell’azione collettiva, eventualmente dando il mandato ad un’associazione di tutela dei consumatori: un unico procedimento che impegna un unico tribunale, invece di tante azioni individuali separate, davanti a tanti giudici diversi. L’azione può essere promossa soltanto contro illeciti commessi successivamente al 15 agosto 2009.